Presentazione

Perché la Biennale

Si concretizza un luogo istituzionalizzato di verifica e confronto permanente che, su scala internazionale, è dedicato alle più varie sperimentazioni progettuali nell’ambito della conoscenza, della valorizzazione e del restauro architettonico, nonché della riorganizzazione della città esistente.

Tuttora manca una simile struttura. La Biennale consente, pertanto, un’esposizione ragionata sugli interventi effettuati od in corso, affrontando tematiche di natura culturale e di definizione teorica, come anche aspetti relativi all’uso delle tecnologie più innovative ed alla valutazione delle valenze e delle caratteristiche residue del patrimonio architettonico.

Un ulteriore tema, altrettanto importante, è quello relativo alla riqualificazione e re-invenzione degli spazi architettonici ed urbani, in un’ottica legata alle più diverse peculiarità regionali e ad un uso corretto delle risorse locali, nell’ambito delle correnti politiche di mercato.

Diagramma della filosofia del restauro.
Diagramma della filosofia del restauro (Nina Avramidou).

 

Impostazione tecnico-culturale

Il progetto della Biennale scaturisce da una attenta analisi di tutti gli aspetti (culturali, sociali, economici e tecnici) che condizionano l’attuazione del “Progetto dell’Esistente” e che talvolta ostacolano un corretto scambio fra idee ed intervento, scambio fondamentale per favorire strategie di intervento capaci di governare in modo integrato i processi conservativi e trasformativi, tutelare valori, risorse e documenti, e corrispondendo alle principali esigenze ed aspettative inerenti il patrimonio architettonico ed urbano.

Questa prima Biennale, prevede una impostazione ed articolazione tecnico-culturale che gravita attorno agli aspetti gestionali, tecnologici e finanziari, con modalità altamente interdisciplinari.

Appare importante anche il carattere di continuità del Progetto Biennale, che consentirà di realizzare un luogo di confronto e di aggiornamento permanente e su scala internazionale, ad oggi non presente ne’ in Italia ne’ all’estero.

Aree tematiche della  Biennale

A. Progetti di manutenzione permanente di piccole città.

I rapidi cambiamenti nello scenario socio-economico europeo e le trasformazioni demografiche e geografiche incrementano oggi la discrepanza tra lo sviluppo delle attività umane e l’ambiente “costruito”, dando luogo a differenti politiche di intervento, dipendenti essenzialmente dalle realtà economiche di ciascun paese.

Tutte le problematiche che investono la complessità di tali processi trovano modalità e campi di sperimentazione da attuare senza soluzione di continuità, in modo particolare nelle piccole città che hanno interesse a creare sistemi di “manutenzione permanente” del patrimonio edilizio locale.

Nel prendere atto di queste necessità preminenti, si rende necessario uno sforzo maggiore di confronto e discussione su scala internazionale, in riferimento a questo specifico ambito tematico.

B. Interventi di riqualificazione globale di Complessi Monumentali.

Gli interventi su patrimonio costituito dai Complessi Monumentali, sono da sempre oggetto di contrastanti logiche ed interessi. Tra questi, le esigenze di adeguamento, anche solo parziale, ai nuovi standard di benessere ambientale e di sicurezza (sismici, impiantistici, antincendio, ecc…) che contrastano con le necessità della conservazione degli involucri e delle strutture; oppure l’acceso dibattito circa l’uso appropriato delle tecnologie avanzate e/o la riproposizione delle tecnologie del passato.

Le soluzioni a queste e ad altre problematiche irrisolte potranno scaturire solo dal confronto diretto su scala internazionale affrontato e analizzando tutti gli aspetti che condizionano il processo decisionale.

C. Strategie per la riappropriazione degli edifici dimessi ubicati nei centri urbani ed extra-urbani; archeologia industriale.

Con riferimento alla crescente domanda edificatoria ed alle trasformazioni demografiche ed infrastrutturali dei centri abitati, è divenuta sostanziale la ricerca di una strategia globale di riutilizzo degli edifici monumentali o delle costruzioni industriali dismesse (cinema, teatri, edilizia per l’artigianato e l’industria, caserme, ecc…), basata sulla lettura attenta ed interdisciplinare dei processi modificativi dell’ambiente costruito.

Solo attraverso un ricco scenario di idee e di relazioni, come quello offerto da un evento biennale internazionale su queste tematiche, si ritiene possano emergere strategie di “riappropriazione” basate su approcci interdisciplinari, privilegiando risorse e valori.

D. Interventi sul patrimonio edilizio moderno.

I criteri di intervento sugli edifici rappresentativi dell’architettura del Novecento, vengono da sempre stabiliti sulla base di normative discutibili se non del tutto mancanti, lasciando perciò grande spazio all’iniziativa privata ed alla libera interpretazione.

Nessuno immaginava, inoltre, di dover tutt’ora utilizzare gli edifici in cemento armato realizzati subito dopo la seconda guerra mondiale, la cui durata si immaginava non dovesse essere per un periodo superiore a venti anni; la grande ricostruzione post bellica degli anni cinquanta veniva infatti intrapresa nella convinzione che “presto si sarebbe potuto rifare tutto meglio e con tecnologie più moderne”.

Questi edifici, perciò, oggi, richiedono “cure” attraverso consolidamento e restauro strutturale, miglioramenti estetici ed adeguamenti impiantistici che vanno regolamentati attentamente, in relazione alle risorse finanziarie e tecnologiche di ciascun paese. Un confronto su scala internazionale delle potenzialità residue di tali fabbricati (sicurezza, valori estetici, valori tecnologici, ecc…) potrà suggerire politiche di intervento volte al risanamento degli stessi edifici, in modo sostenibile per  le economie locale.

Lo sforzo differenziato che viene posto nei diversi paesi (quelli con scarse risorse e quelli più avanzati) per prolungare la durata della “vita” di questi edifici, può far comprendere la vastità di suggerimenti e soluzioni che possono scaturire da un ragionato confronto esteso su scala internazionale.

 

Firenze, particolari del Duomo.
Firenze, particolari del Duomo.

La Biennale di Restauro Architettonico ed Urbano è un evento culturale internazionale ed interdisciplinare ideato e promosso dal CICOP Italia